Sei una viaggiatrice mamma se…
Quando diventi mamma vivi tutte le esperienze in modo diverso: affronti non solo la tua vita quotidiana con altri ritmi, riflessioni, emozioni, ma anche le situazioni al di fuori della tua routine, come quella del viaggio.
Cosa cambia da essere una viaggiatrice senza figli a una viaggiatrice mamma?
Prima di avere figli al momento della partenza le tue preoccupazioni maggiori erano cosa mettere in valigia, trovare un posto sicuro per documenti e soldi da portare con te, non dimenticare gli indirizzi degli hotel dove avresti alloggiato.
Quando diventi mamma tutti i tuoi pensieri si concentrano su di lui, tuo figlio:
– se parte con te le regole sono non dimenticare il suo gioco preferito, decidere quale tasca dello zaino è la più comoda per conservare il ciuccio, avere sempre con sé indirizzi degli ospedali vicini a dove alloggerai;
– se rimane a casa preparare tutti i suoi vestiti puliti, istruire tutta la famiglia sui farmaci da somministrargli in caso di qualsiasi malattia, riempire la dispensa dei suoi cibi preferiti, preparare post-it con promemoria in tutta la casa.
Se per abituarti al fuso orario di un altro continente prima ti ci voleva quasi il tempo dell’intero viaggio con abbiocchi improvvisi e risvegli all’alba, da quando il tuo corpo è “allenato” a distinguere a malapena i ritmi giorno/notte a causa dei numerosi risvegli notturni di tuo figlio, non ti accorgi nemmeno che la luce e il buio dall’altra parte del mondo sono ribaltati.
Da non mamma ti preparavi a un lungo viaggio intercontinentale facendo straripare il tuo kindle con tutti i libri che volevi leggere da mesi. Se con te invece ci sono dei bimbi sarà il tuo tablet ad avere la memoria al limite a causa dei 100 cartoni che hai scaricato per i momenti “critici”!
L’SMS “Sono arrivata, tutto bene” mandato ai genitori nel momento dell’atterraggio che decretava la fine delle comunicazioni fino al tuo ritorno, ha lasciato il posto nella tua vita da mamma a telefonate whatsapp e a chiamate skype verso nonni tecnologici per amore dei nipotini che vogliono salutare ogni giorno, anche a migliaia di chilometri di distanza.
Se stai viaggiando da sola vale la stessa cosa: ti chiameranno per ricordarti dell’esistenza di tuo figlio (come se te ne dimenticassi!).
Imbarcata la valigia ingombrante, zaino leggero in spalla e via tra i duty free dell’aeroporto! Un bel ricordo, vero? Perché la mamma invece deve portare anche il bagaglio a mano del figlio: spesso è la valigia cavalcabile che bimbi vogliono a tutti i costi, ma che poi abbandonano inesorabilmente nelle mani dei genitori appena dopo il check-in.
Non potrai passeggiare tra baracche-case fatiscenti dove vivono intere famiglie, o ascoltare storie di donne e bambini senza il sostentamento con cui vivere, rifugiati e disprezzati in un Paese che non è il loro, non potrai vederli lavarsi nel fiume sporco e freddo perché in casa non c’è acqua né elettricità, non potrai abbracciare i bimbi che ti corrono incontro per offrire il loro saluto più caloroso a chi è venuto a trovarli da molto lontano, senza sentire il tuo cuore riempirsi impetuosamente di un minaccioso senso di impotenza addolcito da una forte volontà di fare qualcosa. Perché vedi negli occhi di ognuno di quei bambini gli occhi di tuo figlio, conosci la fragilità di chi ha pochi anni e sai di cosa ha bisogno per crescere.
Se sei una mamma, viaggiare non sarà per te solo un vedere, ma non potrai sfuggire a una fortissima empatia che ti avvolge il cuore e arriva fino alla gola, dove a stento cercherai di fermare l’onda di emozioni perché non escano dai tuoi occhi trasformandosi in lacrime.
Questo post nasce dall’esperienza di viaggio che ho vissuto con “Una mamma green” e la sua famiglia in Repubblica Dominicana, dove abbiamo partecipato alla vita quotidiana di un centro che accoglie bambini rifugiati da Haiti. Attraverso le adozioni a distanza promosse dalla Fondazione Mission Bambini, i bambini possono ricevere accoglienza, educazione, pasti quotidiani, cure mediche. 30 bambini del centro sono ancora in attesa di essere adottati a distanza! Se vuoi maggiori info e/o aderire, questo è il link: http://www.missionbambini.org/adotta?ref=azzeraladistanza
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2 Comments
Mammachestorie
Che bello questo post!
mammaincitta
Grazie mille! W le mamme viaggiatrici 😉