Cose che si scoprono diventando mamme: il silenzio
Quando si diventa mamma si impara a dare un valore diverso ad aspetti che la routine quotidiana ci allontana dal conoscere veramente. Uno di questi, forse il più evidente, è il silenzio.
Il silenzio che a volte ci ha annoiate, che a volte è arrivato senza che neanche ce ne accorgessimo per godercelo, che in altri momenti abbiamo soffocato con tv e radio, con la nascita di nostro figlio improvvisamente ci accorgiamo che sparisce.
L’abbiamo perso tra i corridoi dell’ospedale dopo il parto, dove le giornate e le notti sono scandite dai passi delle infermiere, le campanelle che suonano, i carrelli dei pasti
Arrivate a case rimane nascosto tra il telefono che squilla con gli auguri degli amici e le visite dei parenti
I consigli, troppi e non richiesti, piovono da ogni dove con un bla bla bla continuo su ogni argomento riguardante il nuovo arrivato
Le notti spezzate dal richiamo del piccolo che vuole la nostra attenzione
Le giornate tra urletti allegri che si possono trasformare in pochi minuti in pianti disperati
I giretti attorno a casa alla ricerca delle vie più silenziose, con sottofondo il tram che passa, i clacson e il rombo delle auto appena scatta il semaforo verde.
E’ in questi momenti che capiamo quanto il silenzio è importante.
Per pensare, analizzare, capire
Per ricordarsi e organizzare le cose da fare
Per leggere e per scrivere
Per lasciarsi cullare sui ricordi e trovare le energie per progettare il futuro
Per ricordarsi i compleanni degli amici e pensare per loro degli auguri che li emozioneranno
Per dare spazio alle emozioni che stiamo vivendo, ascoltarle dentro di noi
Per svegliarsi pian piano, facendoci abbracciare dal nuovo giorno
Per chiudere gli occhi ed espirare soffiando via lo stress
Per sentire semplicemente noi stesse vivere, e sentire scorrere la vita attorno a noi sulle frequenze della mente e del cuore.
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