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Viaggiare soli in aereo con un bambino

Viaggiare aereo bambini

Ho raccontato in diversi post la mia passione per viaggiare e il mio nuovo status di “mamma viaggiatrice” (es. “Siamo mamme viaggiatrici“, “Sei una viaggiatrice mamma se…“).

Viaggiare con i bambini è sicuramente entusiasmante, ma non è da nascondere che molte volte significa fatica e l’organizzazione è più complessa rispetto al viaggiare solo con adulti.

E viaggiare sole con i bambini? Si può fare? Certo che sì!
Se l’idea inizialmente può spaventare, vi assicuro che “buttarsi” nell’esperienza farà apparire tutto più semplice… anche con i bambini più scatenati come il mio!

Dopo aver affrontato il primo viaggio da sola in treno con Davide quando aveva 14 mesi (ve l’avevo raccontato nel post “Trenopendolare“), ora ho vissuto con lui un “viaggio a 2” in aereo!

Come mi sono organizzata con il mio quasi duenne (e quindi in braccio a me durante il volo)? Ecco semplici dettagli che possono fare la differenza per vivere serenamente (mamma – ma anche papà, nonna, zio – e bambino) il viaggio.

✈ Utilizzo di fasce/marsupi ergonomici: se il bambino è piccolo questa è la soluzione migliore per viaggiare “con le mani libere” e rassicurare il bambino che sarà, senza sforzi, sempre a contatto con la mamma.
Se il bambino è più grande ma non ancora autonomo per camminare a lungo e usate un passeggino, sappiate che potrete portarlo comodamente fino sotto all’aereo dove il personale presente alla scaletta di entrata lo prenderà in consegna e lo etichetterà (non è necessario, soprattutto se non avete bagagli da imbarcare, passare dal check-in per l’etichettatura del passeggino, potete andare direttamente al gate).
All’arrivo il passeggino sarà il primo bagaglio che uscirà dal rullo delle valigie. Alcune compagnie aeree invece lo consegnano, su richiesta, già all’uscita dell’aereo.

✈ La scelta del posto: se avete la possibilità di sceglierlo voi stesse nel momento del check-in online o potete chiederlo in fase di stampa del biglietto, vi consiglio vivamente di preferire un posto esterno e non vicino al finestrino. Si pensa generalmente che i bambini siano affascinati dal guardare dall’oblò e quindi a rimanere calmi, ma, fatta eccezione del decollo, la loro attenzione poi generalmente non è catturata a lungo da un paesaggio monotono di nuvole.
Rimanere nella parte esterna, verso il corridoio, vi permetterà di alzarvi per fare una passeggiata senza disturbare i vicini e di avere più spazio perché il bambino in braccio a voi sia più comodo (per es. per sdraiarsi tra le vostre braccia in caso di stanchezza/sonno).

✈ L’indispensabile: lo zaino. Portate con voi uno zaino come bagaglio a mano. Può succedere che il bambino, soprattutto durante l’attesa dell’imbarco, voglia correre per l’aeroporto e voi dobbiate seguirlo. In questi momenti è utile poter “abbandonare” tranquillamente valigie/borse da cabina che avete con voi, mentre tutto ciò che è importante (biglietti, portafogli, documenti, etc.) sarà comodamente sempre con voi, senza paura di perderlo.
Anche se viaggiate con una compagnia low cost che permette l’imbarco a bordo di un unico bagaglio non abbiate dubbi: scegliete uno zaino.

✈ Quando salire sull’aereo? Quasi tutte le compagnie riservano l’imbarco prioritario a chi viaggia con bambini. Tuttavia questo significa entrare per primi sull’aereo e dover attendere che tutta la gente del volo si imbarchi. Tra bagagli da sistemare, gente che cerca il posto e il poco spazio a disposizione su un aereo, il bambino sarà costretto a rimanere fermo sul sedile o in braccio a voi, ancor prima della partenza. Questo potrebbe irritarlo e renderlo agitato per il volo. Io ho preferito “farlo sfogare” giocando e correndo al gate e salire poco prima della partenza.

✈ Un piccolo “trucco” per evitare mal d’orecchie nelle fasi di decollo e di atterraggio.
Quando l’aereo sale o scende, spesso, a causa di una differenza di pressione, sentiamo le orecchie “tapparsi”. A noi adulti viene spontaneo deglutire e far sparire così il fastidio.
Per i bambini invece non è un riflesso spontaneo “deglutire a forza” e quindi per i neonati viene consigliato di allattare o dare il ciuccio durante la partenza e l’arrivo per forzare la deglutizione. Per i più grandi il consiglio più diffuso è quello di offrire loro da bere.
Quando siete da sole con un bimbo in braccio (che non sta fermo) dare dell’acqua può risultare molto pericoloso: il rischio di rovesciare il liquido con effetto che si/vi bagni è molto alto.
Per questo ho portato con me un alimento che a Davide piace molto (e quindi ero sicura che lo avrebbe mangiato), che non sporca, che favorisce la deglutizione, che “non finisce subito” ma ho potuto dargli per tutto il tempo del decollo e dell’atterraggio e che è comodo da portare con sè. Prima di partire ho preparato una scatolina con piccole scaglie di Parmigiano! Ha funzionato! 🙂

✈ Intrattenere: a meno che il volo sia di molte ore, sconsiglio di portare in aereo giochi, sia per non caricarsi di peso sia, soprattutto, perché ogni volta che il gioco cadrà dalle mani del bimbo sarà un’impresa ritrovarlo sotto i sedili. Oltretutto in alcuni momenti del volo come quelli inziali e finali, o in caso di turbolenze, non ci si potrà alzare e il rischio è che il bambino pianga perché rivuole il suo gioco caduto che non potete recuperare.
In questi casi è da ricordarsi di impostare prima del decollo il proprio cellulare/tablet in modalità aereo e accenderlo quando opportuno per vedere con il bambino uno dei suoi cartoni preferiti (che avrete diligentemente caricato sul dispositivo prima della partenza).

✈ I vicini di posto: non spaventatevi, vedrete che saranno comprensivi! 😉 Cercate fin da quando vi sedete di creare un “feeling” con loro scusandovi in anticipo dell’eventuale disturbo che arrecherà il bambino e chiacchierando con loro. Saranno loro i vostri alleati nell’intrattenere il bimbo… volenti o nolenti! 😉

Noi ce l’abbiamo fatta e il volo è andato bene, senza pianti!

Voi avete già viaggiato da sole in aereo con il vostro bimbo? Attendo i vostri consigli!

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